Equità, diversità e inclusione sono termini che sempre di più stanno caratterizzando i comportamenti e i valori delle nuove generazioni.
Una comunicazione basata sull’inclusione e il racconto della diversità nelle sue molteplici forme, rispettosa, autentica e accessibile a tutti, indipendentemente da fattori come l’età, il genere, l’etnia, la religione, l’orientamento sessuale o la disabilità è la sfida che i brand dovranno essere pronti a raccogliere per potersi rivolgere un target sempre più ampio instaurando un legame più solido con il brand.
È QUESTIONE DI AUTENTICITÀ
L’inclusive advertising aumenta la propensione all’acquisto, indipendentemente dal fatto che le persone che vedono gli annunci si sentano rappresentate nella comunicazione o no.
I consumatori, infatti, si dichiarano molto più inclini a rivolgersi ai marchi che si impegnano a migliorare la qualità di vita.
Quella a cui sempre più utenti danno ascolto è una comunicazione attenta e lontana dagli stereotipi o dalle immagini patinate, capace di parlare a esigenze, gusti e background culturali più diversi e più “veri”.
Non escludere nessuno diventa il fil rouge che lega campagne pubblicitarie, scelte di marketing ma anche valori, mission e purpose di brand e aziende.
Una delle caratteristiche fondamentali del diversity marketing è la sua capacità di restituire un’immagine reale del mondo che ci circonda che è un mondo fatto di sfumature, differenze, unicità, culture, razze e generi, lontano da modelli di comportamento, bellezza o valori fissi, generali e univoci.
ADDIO AI VECCHI SCHEMI
Il marketing inclusivo può trasformarsi in una vera miniera di possibilità per brand e marchi.
Immaginando nuovi modi di essere per il proprio prodotto e per chi lo ricerca si mettono in discussione i vecchi modelli, si esplorano nuove vie e strategie comunicative e si intercettano voci e bisogni non considerati in precedenza.
Comprendere e immedesimarsi con i bisogni dei propri clienti diventa la chiave per comunicare.
FATTI, NON PAROLE
Per far si che l’inclusività si accompagni ad altre caratteristiche vincenti per la comunicazione di un brand quali genuinità, naturalezza, fiducia o autorevolezza è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti:
- Comprensione
È fondamentale conoscere e comprendere le diverse esigenze e aspettative dei propri clienti
- Dal top-down al bottom-up
Se una volta erano i marchi e le pubblicità a determinare quello che piaceva ai consumatori definendo dall’alto trend, stili e preferenze,oggi la tendenza si sta modificando.
Sempre più le social community stanno diventando i luoghi di confronto di una fan base orizzontale e variegata da cui i brand devono partire per interpretare gusti, bisogni e desideri su cui strutturare una comunicazione che non considera tutte le voci.
- Linguaggio
il linguaggio – visivo o verbale che sia – è un fattore essenziale della comunicazione. Termini, simboli, frasi o metafore sono attente ad allontanarsi da cliché e semplificazioni e evitare le discriminazioni mentre le immagini danno voce a persone, culture e categorie sottorappresentate o non considerate.
- Coerenza
è importante che ci sia coerenza tra la comunicazione e le azioni di un brand. Le nuove generazioni in particolare, si mostrano particolarmente insofferenti verso i marchi che dichiarano di prendere posizione verso tematiche di iniquità sociale senza però intraprendere alcuna azione di miglioramento. Ecco perché fin dalla costruzione dall’ambiente lavorativo, i temi di diversity e Inclusion (D&I) devono entrare a far parte della filosofia aziendale.
Per rimanere competitive nel mercato odierno, le aziende devono evolversi oltre le vecchie strategie di marketing stereotipate. Il marketing inclusivo rappresenta un passo necessario per costruire relazioni autentiche con i clienti, ampliare la propria base di mercato e creare un impatto positivo sul mondo