
Per anni relegato alla dimensione dell’“ispirazione visiva”, Pinterest è stato considerato un luogo digitale dove l’utente cercava idee, non prodotti.
Suggestioni, non conversioni. Un moodboard collettivo globale in cui wedding planner, interior designer e aspiranti chef trovavano appigli creativi per costruire visioni, più che decisioni d’acquisto.
Ma qualcosa è cambiato.
Pinterest ha attraversato — e in parte orchestrato — una trasformazione silenziosa ma radicale: da piattaforma di scoperta a motore di performance marketing. E chi continua a trattarlo come un social d’ispirazione rischia oggi di perdere un’opportunità strategica di business concreta, misurabile, scalabile.
Pinterest non è un social network
Chi utilizza Pinterest come se fosse Instagram, Facebook o TikTok commette un errore di posizionamento concettuale. Pinterest non è un social network: è un motore di ricerca visuale con dinamiche affini alla SEO e logiche d’ingaggio asincrone.
Gli utenti non si connettono per socializzare, ma per progettare. Le ricerche su Pinterest non partono da una noia da scroll, ma da un’intenzione consapevole.
Una keyword su Pinterest corrisponde a una fase concreta del funnel, spesso top o mid-funnel, ma già orientata verso una decisione.
Questa distinzione semantica e funzionale è importante per comprendere come Pinterest si stia ridefinendo sempre di più come strumento di performance marketing.
Intention-based marketing
Pinterest è un luogo dove l’intenzione si manifesta in forma visiva. Le ricerche non sono passive: ogni pin salvato, ogni board creata, ogni click rappresenta un micro-segnale comportamentale, un indicatore prezioso per chi fa advertising.
Mentre su altri canali si combatte per l’attenzione dell’utente, spesso distratta o effimera, Pinterest cattura l’intenzionalità latente, trasformando la fase di scoperta in una fase di pre-conversione. L’utente non sta semplicemente “vedendo” qualcosa: sta progettando un futuro acquisto, una trasformazione, un cambiamento.
Ecco perché Pinterest è terreno fertile per brand che lavorano con funnel strutturati, con strategie full-funnel che vanno dall’awareness all’action.
Creatività + Dati = Performance
Uno degli aspetti più sottovalutati di Pinterest Ads è il suo approccio data-driven alla creatività. A differenza di altri canali pubblicitari dove l’algoritmo lavora quasi esclusivamente sulla base dei comportamenti storici, Pinterest unisce la predizione dell’intenzione al valore semiotico delle immagini.
Ogni elemento visivo può essere ottimizzato: colori, inquadrature, composizioni, copy sul pin. Pinterest è un ecosistema in cui la bellezza performa, se allineata con le ricerche degli utenti.
E grazie a strumenti come Pinterest Trends, Audience Insights e conversion tag, oggi è possibile misurare con precisione chirurgica il ROI di una campagna. Le vanity metrics lasciano spazio ai dati che contano: CPC, CPA, ROAS, CTR, tutti monitorabili in un ecosistema pubblicitario che ha poco da invidiare ai big player del digital advertising.
Pinterest e l’economia dell’aspirazione
Chi fa branding sa che le decisioni d’acquisto non sono sempre razionali. Spesso sono dettate da desideri, aspirazioni, emozioni ancora non verbalizzate. Pinterest intercetta questo universo latente con una precisione sorprendente.
L’utente che salva una foto di una cabina armadio o di un outfit sta definendo un’identità, costruendo una narrativa personale in cui il prodotto non è il fine, ma il mezzo per diventare ciò che si vuole essere.
Capire questa dinamica è fondamentale per chi vuole usare Pinterest come leva di performance marketing: essere dentro alla storia che l’utente sta scrivendo per sé. È storytelling semiotico ad altissimo potenziale persuasivo.
Performance marketing sì, ma a modo suo
Pinterest non è Google Ads. Non è Meta. È un territorio che premia la pazienza strategica, dove i risultati si costruiscono nel tempo. I pin hanno una vita lunga: possono performare anche a mesi di distanza dalla pubblicazione. Questo comporta un approccio diverso al media buying: meno dipendenza dal real-time, più focus sulla qualità evergreen dei contenuti.
Ma attenzione: “longevità” non significa “lentezza”. Con campagne ben strutturate, orchestrate da professionisti del marketing digitale, soprattutto nei settori retail, beauty, home decor, travel, food, è possibile generare conversioni rapide, con costi di acquisizione spesso inferiori a quelli di altre piattaforme.
Chi padroneggia le logiche visuali, le keyword strategy e il retargeting dinamico su Pinterest può costruire funnel ad alta redditività, spesso in settori saturi dove altrove la competizione erode i margini.
Il ruolo della SEO in Pinterest
Pinterest è una SEO visiva. Ogni pin è un contenuto indicizzabile. Ogni descrizione, ogni titolo, ogni alt text delle immagini contribuisce al posizionamento.
Un errore frequente? Trattare i pin come se fossero solo “belli da vedere”. Il copy dei pin, così come i titoli delle board e le descrizioni dei profili, devono essere ottimizzati per le ricerche. La ricerca keyword su Pinterest è uno step fondamentale quanto lo è su Google, con la differenza che qui si lavora sull’implicito visivo, non solo sul testo.
PNL e neurodesign
Qui entra in gioco anche un’altra dimensione: quella della psicologia del design e della programmazione neuro-linguistica. Colori, linee, simmetrie, archetipi visivi: tutto partecipa alla creazione di una micro-narrazione evocativa, in grado di suscitare emozioni e condurre l’utente verso l’azione. Chi padroneggia i principi del neurodesign può incrementare sensibilmente la CTR e abbassare i costi di conversione, semplicemente orchestrando con intelligenza i segnali visivi.
Il futuro è visivo. Pinterest è già futuro
Pinterest è una specie di rifugio cognitivo e un acceleratore decisionale. Laddove l’utente non vuole leggere, ma vedere. Non vuole ascoltare, ma immaginare.
E in un mondo dove la Gen Z naviga a colpi di screenshot e le ricerche per immagini crescono anno su anno, il visual search è un’opportunità formidabile.
In altre parole, Pinterest fa parte del presente e del futuro del marketing basato sulle performance.
Noi possiamo aiutarvi ad esserci nel modo giusto!